1° Classificati Torneo Monza – Una Giornata Splendida – di Tommaso Garreffa

 

Sabato 20 maggio 2012 in  una Monza piovosa, si consuma la gloriosa vittoria di un manipolo di giovani arbitri collegnesi contro diverse guarnite e agguerrite orde di colleghi pronti a darsi battaglia per la conquista del trofeo.

La giornata inizia presto per i collegnesi, ritrovo ore 6.30 davanti alla sezione e pronti via alla volta di Monza.

Arrivati lì, nemmeno il tempo di un caffè per riprendersi dal tipico torpore mattutino che si deve subito giocare.

La strada inizia subito a farsi in salita per i nostri eroi generosamente capitanati dal navigato condottiero Giovanni Uricchio.

Le prime due partite (contro il CRA Lombardia e contro il Verona) regalano infatti  due modesti pareggi frutto soprattutto della scarsa incisività in fase realizzativa dell’attacco collegnese generosamente guidato  (con qualche leziosismo di troppo) dal cannoniere Cannata e dalle sguscianti ali Sento, Di Girolamo e  Scordi.

Nonostante questo, fin dal primo minuto, è evidente il cuore, l’orgoglio, la voglia vincere della nostra truppa e infatti dopo una pausa utile a rischiarare le idee e a recuperare qualche energia, la compagine collegnese trova finalmente la via della vittoria condita da un gioco corale che non si vedeva dai tempi del Barcellona di Messi: secco 3-0 contro i padroni di casa del Monza e qualificazione messa in saccoccia (per via anche dei 3 punti guadagnati a tavolino per via del ritiro dell’ultimo minuto della sezione di Chiari). Gli arbitri collegnesi possono andare così a pranzo felici e pronti a ricaricare le batterie per l’ultima partita del girone e, soprattutto, per la fase a eliminazione diretta.

L’AIA Collegno si dimostra un vero mastino di “razza”… anche in zona pranzo con il buon Cibrario sugli scudi: dopo aver richiesto il tris del primo, non sazio, dimostra di apprezzare parecchio la frutta, mangiandone talmentetanta che forse servirebbe un pallottoliere…ma si sa, i campioni hanno bisogno di energie per rendere al meglio…Dopo una provetta esibizione canora (da far invidia a Maria De Filppi) di Gianluca e Riccardo, dopo qualche paura legata alla digestione e dopo qualche accenno di abbiocco pomeridiano, i nostri gladiatori sono pronti a tornare in campo assicurandosi il primo posto nel girone grazie a un sonoro 5-0 che denota la loro grande freschezza atletica.

Nemmeno il tempo di festeggiare il passaggio del turno che la sfida si fa subito molto tosta: il fato ha voluto che nei quarti si svolgesse il derby tutto piemontese tra la sezione di Collegno e quella di Pinerolo pronti a darsi battaglia con ogni mezzo per dimostrare di essere i degni portabandiera del glorioso Piemonte. La partita è bella, le squadre ci mettono agonismo, ma alla fine il Collegno ha vita facile riuscendo a imporsi  con un secco 5-1, frutto di una tattica diabolica escogitata dal mister Mario Aprano.

Le cose iniziano a farsi sempre più dure, arriva il momento della semifinalee, causa un accoppiamento di quelli ritenuti impossibili contro i favoritissimi arbitri di Este, la tensione inizia a salire alle stelle:  per vincere si sapeva già che si sarebbe dovuto gettare il cuore oltre l’ostacolo e tirare fuori ogni minima goccia di energia residua.

La partita è tesa, vibrante, maschia ma sempre corretta e avvincente. I tempi regolamentari si chiudono con un rombante 2-2, che lascia ogni decisione sulla finalista alla tremenda macchina di tortura dei calci di rigori. La strada si fa subito in salita per Collegno  con l’Este che segna i primi due rigori dimostrando una certa freddezza dal dischetto,  cosa che non si può dire per Collegno che sbaglia il terzo penalty con un tiro debole della new entry Bertuccio(risultato tra i migliori dell’intero torneo).Quando le speranze sembrano quasi perdute, sale in cattedra il portiere collegnese Garreffa che ci mette letteralmente la faccia riuscendo in questo modo a far si che la sfida si faccia ancora più avvincente e portando le due squadre a proseguire la tortura con i rigori a oltranza.

Al sestorigore, il già citato Cibrario si dimostra freddo e insacca un rigore calciato magistralmente nel sette, la questo punto è tutto nelle mani di Garreffa, la tensione è tangibile, ma il numero 1 collegnese ipnotizza l’avversario parando il rigore decisivo con un tuffo “felino”.

È finale per Collegno e l’euforia è alle stelle così come la tensione.  Nemmeno il tempo di fare qualche foto, che si ripropone di nuovo la sfida Verona-Collegno.

La finale, giocata sotto una pioggia torrenziale che mette a dura prova i reumatismi dei nostri eroi,  si mette subito in discesa per la nostra compagine: vantaggio immediato  per Collegno con un gran goal del lungo ( di altezza, ndr) della squadra Annaloro e raddoppio pressoché immediato.

 Ma il Verona non demorde iniziando a schiacciare l’avversario nella propria metacampo e  accorciando le distanze poco prima dell’intervallo…nella mente dei giocatori collegnesi si fa vivo lo spettro della precedente partita tra le due squadre  dove, sopra di 2 goal, gli arbitri di Collegno si erano fatti rimontare nei minuti finali fino al 2-2. Ma i nostri prodi, memori degli errori del passato non abbassano la guardia e uno stoico Cannata sigla, nonostante un duro colpo alla caviglia subito nella partita precedente, la sua personale tripletta.

Al triplice fischio può così scatenarsi la festa per i nostri beniamini che si protrarrà ininterrottamente fino al ritorno nelle  rispettive abitazioni. Una festa intesa, che tocca il culmine nel momento in cui, al coro di “Un capitano, c’è solo un capitano”, Uricchio alza il meritato trofeo,  il giusto coronamento di una giornata fantastica, in cui il premio più bello è andato al gruppo.

Il gruppo, aldilà delle abilità dei singoli giocatori (peraltro ineccepibili), è stato il fattore caratterizzante di questo torneo, l’arma in più di Collegno, l’unico fattore (oltre al mitico Puma) che ha permesso al nostro squadrone di vincere (oltre a una certa dose di fortuna).

Ognuno, dal più giovane al più anziano, dall’arbitro di lungo corso al nuovo arrivato,  ha trovato un ambiente stupendo in cui sembrava di essere in famiglia, in cui nessuno l’ha fatto sentire a disagio, in cui l’interesse della squadra è stato anteposto a quello del singolo, in cui ha riso, scherzato, trovato nuovi AMICI, in cui giocato,  insomma, in cui ha condiviso un piccolissimo pezzo della propria vita che gli rimarrà impresso indelebilmente nel cuore come un grande momento di gioia e felicità.

Perciò ai giocatori Giovanni, Tommaso, Federico, Gianluca, Nunzio, Riccardo C., Francesco, Roberto, Tiziano, Riccardo A., Luigi,Samuele; al mister Mario; ai nostri sostenitori Gioacchino, Mimma, Beatrice, Papà di Federico che nonostante la pioggia e il freddo hanno fatto 300 km solo per starci accanto, si può solamente dire una cosa: Grazie per questo piccolo sogno che avete reso possibile… 

 A.E. Tommaso Garreffa

IL MEGA PAGELLONE DI GIANLUCA ABATE

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