Giuseppe Bergadano
Giuseppe Bergadano, conosciuto da tutti come “Beppe”, nasce il 27 gennaio 1923 nella frazione Reala di Corneliano d’Alba (CN). Con il papà Paolo Pietro e la mamma Maria Bergadano trascorre a Corneliano la prima infanzia.
La famiglia si trasferisce quindi a Torino, nel quartiere Barriera di MIlano, dove Beppe frequenta la scuola elementare e dove la famiglia si ingrandisce con le nascite della sorella Ester e del fratello Giorgio. All’inizio degli anni ’30 i Bergadano tornano nelle zone di origine, stabilendosi a Piobesi d’Alba. Beppe dimostra buona volontà e attitudine allo studio ed è così che viene mandato al Collegio dei Padri Somaschi di Cherasco, dove frequenta il Giannasio fino al 1936.
Lasciato il Collegio per motivi di salute, Beppe torna ad abitare con la famiglia, che nel frattempo si era trasferita a Grugliasco, dove suo padre aveva trovato lavoro presso lo stabilimento della FREN-DO. Beppe invece viene assunto come operaio nella Cooperativa Lime e successivamente come impiegato presso la conceria Fraschini di Cascine Vica a Rivoli.
Nel 1942 svolge il servizio militare come artigliere nella caserma di Venaria Reale fino all’8 settembre 1943, scegliendo di raggiungere le formazioni partigiane della Val Sangone. Nella primavera del ’44 rientra a Grugliasco e si fa assumere presso la polveriera Nobel di Avigliana, allo scopo di ottenere il lasciapassare necessario per poter circolare e mantenere così i contatti come staffetta con i partigiani. Questo fino alla Liberazione.
Dopo la guerra Beppe riprende regolarmente a coltivare la sua passione per il calcio, giocando come difensore nella squadra di Grugliasco che militava in Prima Divisione. Nel frattempo trova impiego come magazziniere presso la ditta FILP (Fabbrica Italiana Lime di Precisione) di Cascine Vica a Rivoli. È proprio alla FILP che in qualche modo ha inizio la sua carriera di arbitro; qui conosce Piero Bonetto, arbitro torinese giunto alla massima categoria dei tempi, che lo indirizza a frequentare la Scuola torinese di formazione arbitri.
Nel 1947 Beppe si sposa con Luigia Bauducco; la sua faglia si trasferisce a Collegno e nel ’50 nasce la figlia Maria.
Nel 1960 Beppe lascia la FILP e intraprende con la moglie un’attività commerciale che proseguirà fino al 1973, anno della pensione.
Numerose le altre passioni, oltre all’arbitraggio, che hanno accompagnato Beppe lungo l’arco dell’intera vita:
- il canto che lo vede partecipe nella cantoria parrocchiale;
- il teatro recitando in commedie dialettali;
- i viaggi, in Italia e in Europa, per i quali era anche organizzatore;
- il gioco delle bocce, come giocatore prima e come arbitro poi, in particolare nel Palio delle bocce di Collegno;
- la poesia: una parte della sua ricca produzione è stata raccolta e pubblicata postuma nel libro “La partìa”.
Il suo spirito organizzativo si è tradotto anche nell’essere stato uno dei fondatori del Gruppo Anziani della Parrocchia Beata Vergine Consolata di Leumann e del Gruppo anziani della FILP, di cui è stato presidente fino alla sua dipartita, avvenuta il 17 novembre 1997.
Il suo funerale è stato caratterizzato da una nutritissima rappresentanza degli associati sezionali, regionali e nazionali e con l’onore di essere portato a spalla da diversi colleghi/amici che lo hanno accompagnato nella vita.
Il 14 dicembre 2007 gli è stata intitolata la Sezione di Collegno, dopo che era stato cassiere, sin dalla nascita della Sezione stessa, nel 1984.
Il principio per cui era stata creata la Sezione di Collegno (e qualche anno dopo quella di Nichelino) era dettata dalla necessità di essere più presenti nella cintura del capoluogo piemontese e di non cercare nuovi associati sempre in Torino.