Martedì 14 gennaio la Sezione di Collegno ha ricevuto la graditissima visita dell’Ospite Nazionale, l’Arbitro Effettivo di CAN B Antonio di Martino della Sezione di Teramo. Nativo di Giulianova, Di Martino ha iniziato ad arbitrare nel 2003, e il 14 maggio 2017 ha esordito in Serie A nella partita Bologna-Pescara. Presente alla riunione anche Mariagiovanna Alibrandi di Nichelino, Componente del CRA Piemonte e Valle d’Aosta.
Antonio non è stato soltanto il relatore della RTO tenutasi presso la Scuola “Anna Frank” di Collegno, ma ha trascorso tutta la giornata con gli arbitri collegnesi, dimostrando disponibilità e spirito associativo di alto profilo. Il nostro Ospite infatti ha partecipato nel tardo pomeriggio all’allenamento presso il polo sezionale a Rivoli, fornendo utili metodologie e consigli a tutti i presenti e stimolando in particolare i colleghi più giovani, che hanno potuto partecipare a una seduta atletica di elevato livello e guidata in modo professionale.
Dopo il polo atletico è stata la volta della RTO, che Antonio ha reso interessante e particolare, impostandola su un parallelismo tra l’arbitraggio e il mondo degli chef stellati, facendo riferimento al film “Il sapore del successo” (“Burnt” è il titolo in lingua originale), del 2015. Il protagonista, Adam Jones, ha due stelle Michelin, e dopo vari problemi personali tra cui anche vizi come droga e alcool, apre un nuovo ristorante e aspira alla terza stella Michelin: proprio come un arbitro aspira ad un passaggio di categoria, a una prestazione positiva. I problemi personali di Adam però si ripercuotono pesantemente sul suo lavoro, non permettendogli di lavorare serenamente, e ciò rende difficile il rapporto con il suo staff e non ottimali i risultati: Antonio ci ha fatto notare come anche nell’arbitraggio le questioni di vita “extra-campo” di un arbitro possano incidere negativamente, anche inconsciamente, sulle proprie prestazioni, e ci ha quindi invitati a lavorare per scendere in campo il più sereni possibile e a mente sgombra. Un altro interessante parallelismo si ha quando Adam e il suo staff individuano in sala due persone che sembrano essere ispettori Michelin: lo chef e il suo staff allora preparano tutto con eccessiva maniacalità, con grande ansia e con paura dell’errore, creando grande tensione e attesa; questo clima porta a una serata disastrosa, in quanto un membro dello staff decide di “rovinare” la buona riuscita dei piatti aggiungendo di sua iniziativa un ingrediente sbagliato nei piatti. Questo nell’arbitraggio succede quando vogliamo strafare, quando prepariamo la partita con ansia e ingeneriamo tensione nella terna: a quel punto basta un piccolo errore, un piccolo imprevisto, per gettare tutto all’aria, e l’arbitro non è più in grado di riprendere in mano il controllo della situazione. Per fortuna i due clienti non erano ispettori Michelin, e il destino concede una seconda chance a Adam, proprio come nel nostro mondo un voto negativo da un osservatore non conclude il nostro percorso, ma abbiamo modo di riscattarci nelle partite successive. Quando una sera si presentano veramente gli ispettori Michelin, Adam affronta la “sfida” con uno spirito totalmente diverso: fa le cose semplici e con serenità, tratta in maniera corretta il proprio staff, motivandolo, fa cioè quello che sa fare bene, cucinare. La serata è un successo, e Adam riesce a ottenere la terza stella. Questo si verifica quando prepariamo la partita con il giusto spirito, quando motiviamo i nostri assistenti, quando facciamo in campo le cose semplici e che sappiamo fare bene: i risultati non possono che essere positivi, e davanti ad errori ed imprevisti riusciamo a reagire prontamente e con serenità.
Dopo il ringraziamento al nostro Ospite, per la disponibilità e per l’ottima riunione, da parte del Presidente Bruno Surace, la serata si è conclusa con una cena con Antonio e gli arbitri collegnesi, che hanno potuto ancora scambiare opinioni con una persona e con un arbitro che la Sezione seguirà sempre con grande affetto.
Grazie Antonio! Matteo Moncalvo