Giornata intensa quella di apertura dell’annuale Incontro degli Organi Tecnici Sezionali, in programma a Pacengo di Lazise, in provincia di Verona, sulla riva del Lago di Garda. Ha introdotto i lavori in aula un bel filmato riassuntivo dei precedenti incontri tenutisi negli anni passati in diverse località della Penisola. Un appuntamento che è stato istituito dal Presidente Nicchi che ha via via assunto sempre maggior rilievo tanto che lo stesso numero uno degli Arbitri italiani lo ha definito come il più importante della stagione. Quindi un doveroso ringraziamento al Presidente del Comitato Regionale Arbitri del Veneto, Giuliano Vendramin, ed ai Presidenti di Sezione della regione per l’impeccabile organizzazione ed il senso di ospitalità manifestata per questa occasione.
Nicchi nel suo discorso d’apertura ha sottolineato come gli arbitri, in tutte le categorie, partano con gli organici al completo, gasati e pronti per dare il massimo. «I nostri ragazzi – ha affermato – rappresentano un patrimonio da custodire e salvaguardare. Verso di loro dobbiamo dare noi dirigenti l’impegno massimo per una loro crescita tecnica e sociale». Il Presidente si è poi soffermato sul fatto che l’intero budget è stato in pratica recuperato, grazie in massima parte allo sponsor, Eurovita assicurazioni, per cui sarà restituita ai vari CRA una parte di ciò che era stato tagliato, così come saranno reintegrati i fondi per i contributi alle Sezioni, i danni in itinere ed il vestiario degli arbitri. Il Presidente ha poi annunciato l’istituzione del premio dedicato a Luca Colosimo, «un ragazzo che ci manca molto», con l’intera sala che gli ha tributato un commosso pensiero, ed ha presentato i nuovi Presidenti dei vari Comitati: Vicinanza (Liguria), Daprà (CPA Trento), Cavarretta (Sicilia) e Petrella (Molise).
A seguire l’intervento del Settore Tecnico, che porta uniformità e solidarietà tecnica a tutti i livelli, dalla Serie A al Settore Giovanile. Il Responsabile Alfredo Trentalange ha auspicato che l’assemblea odierna sia come un grande spogliatoio, dentro il quale ci sia il confronto ma che alla fine vengano sciolti tutti i dubbi di tipo interpretativo su alcune fattispecie di gioco. «Apparteniamo ad un’Associazione – ha detto Trentalange – e dobbiamo parlare la stessa lingua tecnica».
Si passa alla spiegazione della Circolare n. 1 e di alcune linee guida riguardo l’interpretazione di alcuni casi di fuorigioco a cura del vice responsabile Duccio Baglioni e del responsabile del Modulo Perfezionamento tecnico, Luca Gaggero. Lo stesso Gaggero spiega poi come si svolgerà nelle varie Sezioni d’Italia il prossimo 26 settembre l’OA Day, il cui focus è la ricerca dell’uniformità del voto all’arbitro e non la redazione della relazione dell’osservatore. Dopo i lusinghieri risultati dello scorso anno, viene riproposto, stavolta a livello sezionale, il progetto voluto dal Settore Tecnico e dalla CAI. Un altro vice responsabile del Settore Tecnico, Francesco Milardi, ha poi parlato di “solidarietà atletica” con la predisposizione di linee guida anche per quanto concerne la preparazione fisica e, successivamente, in anteprima sono stati fatti vedere alcuni esempi di come potranno essere svolti i quiz tecnici con alcuni brevi filmati di fasi di gioco inerenti il quesito.
Dopo è toccato ai responsabili degli Organi Tecnici Nazionali: Fiorenza (CAI) ha insistito sulla meritocrazia, unico sistema valido, indicando nella motivazione l’unica leva competitiva e asserendo come l’arbitraggio è evoluzione attraverso la passione ed il duro lavoro; Conti (CAN BS) si è soffermato sulla recente finale dei mondiali diretta da Matticoli, spiegando anche che il Campionato italiano è tra i più difficili al mondo e affermando come la FIFA quest’anno abbia applicato per i test atletici quanto introdotto in via sperimentale in Italia da tre anni; Pacifici (CAN D) ha sottolineato come nell’AIA vi sia una linea guida comune che si concretizza nell’incontro tra i vari Organi Tecnici, il Settore Tecnico ed i rappresentanti di FIFA ed UEFA, che dev’essere utilizzata anche dai CRA e dalle Sezioni, assicurando al contempo che la squadra arbitrale della CAN D è pronta e può contare anche su assistenti di maggior qualità ed auspicando che i ragazzi della CAN D vengano utilizzati nelle varie Sezioni perché rappresentano un valore aggiunto per far crescere i ragazzi sezionali; Messina (CAN A) ha ribadito come nei vari Organi Tecnici venga parlata la stessa lingua, non soltanto dal punto di vista tecnico ma, soprattutto, comportamentale, rendendo noto i tre aspetti che vengono richiesti ai “suoi” arbitri: responsabilità, lealtà e umiltà; Farina (CAN B) ha detto che non si può essere grandi arbitri se non si ha passione per la Sezione, se non ci si sente anche dirigente mentre si arbitra, indicando nell’Organo Tecnico “motivatore” due grandi doti, pazienza e fiducia; Giannoccaro (CAN Pro) ha affermato che i veri tecnici che caratterizzano l’arbitro in una fase importante della sua crescita sono coloro che operano a livello periferico, in regione ed in sezione; Cumbo (CAN 5) ha asserito come gli arbitri di questa disciplina siano tecnici e specialisti e che il Futsal non rappresenta, da parecchi anni ormai, un ripiego.
I vari componenti del Comitato nazionale sono poi intervenuti per alcuni argomenti specifici; ha iniziato Perinello che ha illustrato le modifiche apportate al Regolamento dell’AIA, a seguire Gialluisi si è soffermato su alcuni aspetti amministrativi e contabili delle Sezioni, che, dopo l’attribuzione del codice fiscale, si sono rese autonome dalla FIGC dal punto di vista amministrativo. Iori ha chiarito l’art. 52 del Regolamento che parla della perdita della qualifica per motivi tecnici, mentre D’Anna ha parlato delle domande di reintegro e congedo dall’attività. In ultimo Zaroli si è soffermato sul KPI, Performance Book e Budget rimborsi.
Dopo cena uno spettacolo del noto personaggio televisivo di Striscia la Notizia Moreno Morello, ex arbitro, ha concluso la prima giornata dell’incontro.