Platea gremita all’Auditorium di Grugliasco, dove un centinaio di associati si è ritrovato per dare un caloroso benvenuto al graditissimo ospite-non ospite Luigi Stella. Ospite perché facente parte della sezione di Torino, non ospite perché da molti anni viene a portare il proprio saluto nella nostra sezione, e ogni volta è un piacevole arricchimento per tutti i giovani e meno giovani arbitri, assistenti e osservatori. Intrigante appurare come, di anno in anno, riesca sempre a proporre argomenti nuovi, tenendo alta la concentrazione in sala per tutta la durata del proprio intervento.
Prima della riunione, si è onorata la memoria del giovane collega torinese Luca Colosimo, recentemente scomparso, con un originale video proposto dal nostro osservatore e maratoneta Francesco D’Innocenzio, originale perché incentrato nella maratona di Roma da lui stesso sostenuta, in cui, a fine corsa, mostra con orgoglio e commozione il volto di Luca, la cui foto era stampata sulla maglietta con la quale Francesco ha corso la prestigiosa gara. Un bel modo per salutare, davanti a migliaia di persone, questo ragazzo dal cuore d’oro che ha lasciato ottimi ricordi e un senso di grande giovialità in chiunque abbia avuto la fortuna di conoscerlo. La platea si è poi alzata in piedi onorando la memoria di Luca con un sentitissimo minuto di raccoglimento, interrotto da uno scrosciante applauso per salutare il nostro amico, che ci accompagnerà sempre da lassù. Anche Luigi Stella ha voluto spendere due parole per Luca, e la commozione più viva si è letta nei suoi occhi e nella sua voce quando ha cercato di spiegare a tutti quale ragazzo d’oro lui fosse. Durante la serata è circolato un contenitore per raccogliere fondi a favore di un progetto a cui Luca teneva molto, ossia quello di ristrutturare l’oratorio presso il quale Luca trascorreva molto del proprio tempo libero. Chi volesse contribuire può farlo anche tramite un bonifico sul seguente IBAN: IT12N0760105138246862946865, intestato a Stefania Pizzoleo, la fidanzata di Luca, con la quale sarebbe dovuto convolare a nozze tra qualche mese.
Dopo un inizio così sentito, Luigi Stella ha iniziato la riunione tecnica, il cui liet motiv è stato il valore aggiunto degli osservatori nella carriera di un arbitro. Per argomentare questo tema, ha mostrato dei video, coinvolgendo tutti i presenti nella disamina degli stessi, il cui intento era però quello di per analizzare l’operato di cinque osservatori. I primi quattro casi, hanno mostrato degli arbitri che non erano in giornata positiva, eppure sono stati valutati con voti spropositamente alti dai rispettivi osservatori. Molto curioso il secondo caso esaminato, dove un arbitro che non ha il controllo della gara, non punendo ad esempio in alcun modo una mass confrontation, mostrando svogliatezza e poca precisione confezionando una prestazione da 8.30, viene valutato dal rispettivo OA con un 8.60. Anche il terzo caso ha fatto molto discutere in sala, si sono infatti visti più video di una gara in cui l’arbitro è stato spesso distante dall’azione, e questa distanza l’ha portato a commettere diversi errori tra cui la concessione di un calcio di rigore inesistente, eppure anche qui l’OA gli ha regalato un 8.60. Nel quarto caso, un collega si è reso protagonista di una prestazione ampiamente insufficiente, in cui solo l’aiuto degli assistenti ha evitato che commettesse errori ancora più grossolani, eppure anche qui l’OA ha regalato un voto immeritato, concentrando il proprio rapporto su cose del tutto frivole e non badando alle cose determinanti. Nei primi casi esaminati, insomma, si è voluto far notare come un OA non all’altezza possa compromettere la crescita di un arbitro, in quanto se al termine di una nostra prestazione scadente, chi dovrebbe farci notare gli errori commessi per rimetterci in carreggiata ci fa invece credere di aver fornito una prestazione brillante, allora non cresceremmo mai, non potremmo mai eliminare le nostre lacune e renderci protagonisti di performance davvero brillanti. Il bello di questi episodi mostrati, è che nell’intervento dei presenti in sala spesso si sono avuti punti di vista simili a quelle errate degli osservatori esaminati. A tal proposito, Luigi Stella ha sottolineato come una stessa situazione la si possa voler vedere e far vedere in modi diversi, anche nell’errore si può scovare un punto positivo. Ad esempio, un OA può concentrarsi sull’elogiare un arbitro che con coraggio, dopo aver dialogato con il proprio AA, torna sui suoi passi non concedendo più un calcio di rigore in precedenza sentenziato, anziché punire la grave distanza che lo separava dall’azione di gioco, a causa della quale aveva decretato il penalty.
Il quinto e ultimo caso proposto, ha mostrato un breve video in cui un arbitro ammonisce correttamente un calciatore. Qui dove magari ci si sarebbe aspettato un ritorno positivo da parte dell’OA, lo stesso invece sottolinea nel proprio referto come la suddetta ammonizione si sarebbe potuta evitare, in quanto l’arbitro si sarebbe dovuto accorgere fin dai primi minuti che quel calciatore, reo del fallo da ammonizione, era il classico “calciatore di rottura”, avrebbe quindi potuto e dovuto prontamente richiamarlo in precedenza, facendogli capire di essere sotto osservazione.
L’intera riunione è volata via in men che non si dica, grazie a un relatore eccellente che ha saputo coinvolgere e appassionare tutti i presenti. Luigi Stella ha poi ricevuto un omaggio dalle mani della neo-collega Roberta Garnero, presente in sala alla sua prima riunione dopo l’esame da arbitro recentemente sostenuto insieme ad altri venti giovani arbitri. A loro va il più caloroso in bocca al lupo per la carriera appena intrapresa, e a Luigi il nostro più grande ringraziamento per il tempo che ha voluto dedicarci per preparare questa bella riunione e per averla condivisa con noi.
Emanuele Ortu