Fabrizio Pasqua a Collegno

È stata una riunione frizzante e ricca di contenuti, quella tenutasi in data 3 dicembre presso l’elegante teatro Arpino di Collegno. Serata che si è aperta con il consueto saluto alla platea del Presidente Bruno Surace, che ne ha approfittato per rendere omaggio a una colonna portante della nostra sezione, l’amatissimo Alberto Bertoldo, a cui è stata recentemente conferita dal CONI la medaglia di bronzo al merito sportivo. Sono poi state date alcune “informazioni di servizio”, che riportiamo nel sito a beneficio degli assenti. Innanzitutto, viste le attuali condizioni climatiche che vedono il Nord Italia piegato da un lunghissimo periodo di piogge, si raccomanda a tutti di valutare sempre attentamente che ci siano i presupposti per dare inizio al match, per quanto siano apprezzati l’entusiasmo e la voglia di scendere in campo, se il terreno non è nelle condizioni idonee si rischia di danneggiare lo spettacolo oltre all’incolumità degli atleti. Il Presidente ha poi invitato a inviare sempre una copia del referto all’indirizzo email dedicatogli, in modo che la sezione possa contribuire al corretto iter e dare un supporto ai nostri fischietti fino all’ultimo step. Dulcis in fundo, il Presidente ha diramato la data della Cena di Natale, che si terrà il 19 dicembre.

Si è dunque arrivati al clou della serata, con la presentazione del collega Fabrizio Pasqua, arbitro della sezione di Tivoli che dalla stagione 2012-2013 fa parte della CAN B. Il nostro ospite si è dimostrato subito a suo agio nella platea gremita, e con entusiasmo ha iniziato a snocciolare consigli e indicazioni utili ai più giovani per poter ambire a seguire le sue tracce. Molti di noi si chiedono nel quotidiano cosa occorra per entrare nell’élite del calcio italiano e internazionale, e la risposta ci è stata fornita proprio in questa serata dal collega Pasqua, con un rapido sunto: occorrono le 4 “C”, ossia: Concentrazione, Coerenza/credibilità, Consenso e Collaborazione/comunicazione. Per sviluppare questi punti, ha poi abilmente interagito con i colleghi presenti in sala, creando un clima disteso e amichevole. Non è mancato il supporto multimediale, infatti ogni “C” proposta è stata ampiamente sviscerata con la visualizzazione di svariati filmati. Quelli inerenti la concentrazione, mostravano tutti episodi nati allo scadere del tempo regolamentare o nei minuti di recupero, ossia quando l’arbitro si sente già mentalmente “sotto la doccia” e tende a rilassarsi. Ed è così che, in un’occasione, l’arbitro pur fischiando il rigore non ammonisce il calciatore meritevole di tale provvedimento disciplinare, in un’altra situazione non vede un calciatore che spintona a due passi da lui ben due avversari, ma mostra anche un esempio di arbitro concentrato che al 95′ non fischia correttamente un presunto ma inesistente fallo di mano. Molto bella poi la sequenza di quattro video, tutti tratti dalla stessa partita, in cui l’arbitro oltre a mostrare coerenza ha evidenziato come si possa incanalare una partita accesa sui binari della correttezza, infatti ci sono stati quattro cartellini gialli nei minuti compresi tra il 19° e il 37° del primo tempo: molti per essere a quel minutaggio della gara, ma pochi e sicuramente determinanti se si considera che sono stati gli unici di tutto il match. Una direzione del genere sicuramente ha trovato il consenso dei calciatori in campo e anche del pubblico. L’ultimo video mostrava un’azione veloce di gioco, interrotta da un brutto fallo e proseguita con la concessione del vantaggio. Esaurita questa lunga azione, l’arbitro è ricorso alla collaborazione dell’assistente per rintracciare il colpevole del suddetto fallo di gioco, meritevole del provvedimento disciplinare.

La particolarità dei video visualizzati in questa piacevole serata, è data dal fatto che tutti avevano come protagonista il medesimo arbitro, ossia lo stesso Fabrizio Pasqua, che con umiltà e simpatia si è messo a nudo, mostrando i propri piccoli errori e analizzandoli insieme ai suoi nuovi amici collegnesi, di cui si è guadagnato la massima stima. Tutti noi gli auguriamo una carriera lunga e luminosa, che lo veda calcare i più importanti palcoscenici nazionali e internazionali. Il fischietto di Tivoli si è congedato dalla riunione dopo aver fatto dono al presidente Bruno Surace della preziosa maglia con la quale ha esordito in serie A, sicuramente un dono prezioso e di grande valore morale. Dopo lo scambio di doni, classica foto di gruppo che rimarrà negli archivi della sezione Collegnese, e molteplici ringrazianti e strette di mano a quel collega venuto da lontano a regalarci una serata ricca si spunti interessanti in due ore trascorse fin troppo in fretta.

Emanuele Ortu

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