Venerdì 20 Giugno 2014
Dopo un lungo viaggio non proprio dei più comodi si può dire eccoci di nuovo ad Arezzo per difendere il titolo conquistato l’anno prima.
Una veloce presentazione del II torneo AIA 2014 e nessuna menzione per i detentori del titolo.
Nessun problema abbiamo pensato, squadra che vince non è mai troppo simpatica.
Finalmente si inizia a giocare.
Fase a gironi: siamo inseriti con PRATO, VASTO e L’AQUILA.
Gli acciacchi sono molteplici e le defezioni rispetto all’ anno prima sembrano aver tolto convinzione e grinta alla nostra sezione.
Partenza molle sotto ogni punto di vista.
Vuoi la stanchezza, vuoi il solito approccio che ci contraddistingue ad ogni torneo, la prima gara si conclude in parità sul 2 a 2 con doppietta di BURGO ma quanta fatica per agguantare un risultato che non ci rende felici.
Si scende poco dopo di nuovo in campo per il secondo match di giornata e a decidere le sorti dell’incontro è ancora una volta BURGO con un potente destro che fulmina l’estremo difensore avversario. COLLEGNO 1-0 VASTO.
Le sensazioni però non mutano. Ci si rende conto che si sta giocando male e che la cattiveria agonistica non è quella di sempre. Così non si va da nessuna parte e c’è chi cerca la scusante Cannata.
Terminale offensivo di tecnica, potenza e classe non presente per questa tre giorni aretina.
Sabato 21 Giugno 2014
Ci ritroviamo a giocarci il primato in mattinata contro L’AQUILA ma ancora una volta il gruppo non gira.
Si cerca troppo l’individualità e il risultato è un netto 2 a 0 per gli abruzzesi.
Collegno si dice tra le varie sezioni non è più da temere.
Riusciamo comunque a qualificarci come seconda agli ottavi di finale in programma che ci riservano l’accoppiamento con CARBONIA e grazie all’ 1-2 di MATTALIA e CIBRARIO non rischiamo di finire qui il nostro torneo.
I quarti di finale del pomeriggio ci accoppiano a MILANO, sezione favorita del torneo che ha chiuso a punteggio pieno il proprio girone e senza alcuna difficoltà.
Ma è il gioco che deve cambiare. Un discorso di capitan URICCHIO prima del match risveglia in noi qualcosa che sembrava non esistere più, la fiducia nei propri mezzi e nel gruppo perché non è la presenza o meno di un singolo che fa la forza di una vera squadra.
Ci sentiamo carichi di nuova linfa e la nostra forza si vede finalmente negli occhi di tutti pronti a sputare sangue come vuole il presidente.
5-10 minuti a mille ci dice mister APRANO e poi cambio.
E così facciamo. Pressiamo MILANO fin dall’inizio non li lasciamo ragionare e li mettiamo in difficoltà per la prima volta nel torneo.
La partita si accende e il pubblico si esalta a veder tanto agonismo in campo e poi il lampo, numero di BERGAMIN sulla fascia e passaggio filtrante forte sul secondo palo dove si avventa CIBRARIO che prontissimo sigla il vantaggio.
Ci chiudiamo a riccio pronti a difendere e a ripartire in velocità. Il muro resiste tra salvataggi e parate miracolose di un ritrovato GARREFFA fino a un minuto dal termine quando arriva il pareggio lombardo. Si deciderà tutto ai calci di rigore.
MATTALIA, URICCHIO e BERGAMIN sono i tre tiratori scelti. I primi due non sbagliano e grazie ai due errori avversari si vola in semifinale. Ancora una volta COLLEGNO c’è!!!
Si rigioca dopo quasi due ore di attesa. L’avversario è CALTANISSETTA.
La partita scorre a ritmi blandi, l’adrenalina e la carica agonistica della partita precedente son scesi inesorabilmente e la stanchezza comincia a farsi sentire.
Riusciamo a passar in vantaggio con un tiro vincente del folletto CIBRARIO. Il pareggio non tarda ad arrivare e ancora una volta a decidere saranno i calci di rigore. I prescelti son sempre gli stessi di prima. MATTALIA e URICCHIO vanno in rete e se BERGAMIN segna si vola in finale. Portiere spiazzato ma con la punta del piede riesce ad intercettare il tiro non potentissimo e si procede ad oltranza. E’ il turno del segretario SACCHITELLA ma l’emozione gli gioca un brutto scherzo e il portiere para.
Se segna CALTANISSETTA per COLLEGNO è la fine. Il tiro è potente e sbatte contro la traversa per poi rimbalzare dentro la porta.
Dobbiamo cedere lo scettro e ci giocheremo la “finalina dell’amicizia” nel derby con TORINO.
Domenica 22 Giugno 2014
Dopo una nottata di festa in tarda mattinata ci giochiamo il più basso gradino del podio.
Fuori gli infortunati ANNALORO R. e BERGAMIN e lo squalificato URICCHIO.
Tra i pali ANNALORO Roberto sostituisce GARREFFA. Il caldo la fa da padrone e nonostante le reti di BURGO (capocannoniere della squadra con 4 reti) e della nostra colomba bianca COLOMBARI il punteggio alla fine dei tempi regolamentari dice 2 a 2. Le squadre di comune accordo decidono di saltare i tempi supplementari e di giocarsi la vittoria ai rigori.
MATTALIA si conferma infallibile dal dischetto, mentre CIBRARIO si fa parare il rigore.
Ritorna così SACCHITELLA, ma stavolta non sbaglia con un destro secco sotto la traversa ci riporta in vantaggio, BURGO sigla il nuovo vantaggio e ANNALORO Roberto con un balzo para il rigore decisivo. È vittoria e TERZO POSTO FINALE con la consapevolezza di aver creato un bellissimo gruppo e la convinzione che comunque VINCEREMO POI.
Per dover di cronaca FOLIGNO ci succede e si laurea CAMPIONE D’ITALIA 2014.
Un grazie doveroso a tutti quanti quelli che hanno partecipato a quest’avventura: il presidente SURACE e il vice GAMBINO,lo staff ANIA, ANNALORO G. e CICCHELLI, mister APRANO e i giocatori ANNALORO Roberto, ANNALORO Riccardo, BERGAMIN, BURGO, CIBRARIO, COLOMBARI, FILOMENA, GARREFFA, MATTALIA, MOCCIA, SACCHITELLA e capitan URICCHIO.
Gianmarco Bergamin