Il 21 Febbraio, la Sezione di Collegno ha avuto il piacere di ospitare, presso l’auditorium di Grugliasco, Fabio Comito e Franco Costamagna, prestigiosi componenti del CRA Piemonte e Val D’Aosta. La riunione preparata dai due colleghi, prevedeva la visione di otto episodi di calcio nazionale e internazionale, da far analizzare a ogni singolo associato: sistema molto interessante che potrebbe presto essere utilizzato come metodo di valutazione della preparazione regolamentare, al posto degli attuali quiz. Come spiegato da Comito, che, ricordiamolo, ha raggiunto l’autorevole traguardo delle cento gare in serie A, con questo criterio si crea una situazione più simile a quanto succede per l’arbitro in campo, infatti l’arbitro visualizza un episodio reale e deve immediatamente prendere una decisione: nessuna frase da leggere e interpretare, nessun trabocchetto letterario, nessuna possibilità di errata interpretazione.

La riunione è stata resa interessante anche dalla successiva analisi, sviscerata con la collaborazione di un arbitro della nostra sezione per ogni episodio esibito. Questo scambio di esposizioni, che ha poi coinvolto tutti gli arbitri presenti nella numerosa platea, ha fatto emergere come l’interpretazione di ognuno di noi, del medesimo regolamento, porti alle più svariate decisioni. Il primo episodio, ad esempio, ha mostrato un calciatore che interveniva con spropositata vigoria, colpendo l’avversario all’altezza della tibia con il piede a martello. Ebbene, pur dinnanzi a un fallo così platealmente da espulsione, si è creato un dibattito in quanto per più di un collega tale intervento non avrebbe meritato il cartellino rosso. Si è disquisito a lungo anche su un fallo da rigore, in cui il difendente alzava le braccia per fermare un pallone che si dirigeva verso la propria porta: per alcuni tale fallo andava punito con un cartellino rosso, sebbene la porta fosse ancora difesa dal portiere e non vi poteva essere alcuna certezza che quel pallone sarebbe entrato. Tale differente interpretazione non va vista come un’anomalia insanabile, anzi, sicuramente denota anche aspetti positivi: sebbene fosse infatti ormai noto l’esito corretto di quegli otto episodi, ci si è sentiti in dovere di esprimere il proprio giudizio al fine di capire fino in fondo ogni sfumatura del regolamento, e questo è sicuramente da apprezzare. Inoltre, questa differenza di vedute è dovuta anche al carattere di ognuno di noi, all’interpretazione che inevitabilmente ognuno di noi da al regolamento e alla casistica che può scaturirne in campo. A tal proposito, la riunione odierna è servita proprio a far sì che queste singole interpretazioni convoglino sempre più verso un’unica possibile soluzione, grazie a delle preziose linee guida che quest’oggi hanno permesso ai presenti di crescere e uniformarsi ulteriormente rispetto ai colleghi di tutte le altre sezioni e categorie, come spiegato da Comito e Costamagna. 

Emanuele Ortu