Giancarlo Abete guiderà la Federcalcio ancora per quattro anni. Con il 94,34 per cento dei consensi è stato rieletto nel corso dell’Assemblea elettiva che si è svolta a Roma. In carica dal 2 aprile 2007, il presidente ha preannunciato che questo sarà il suo ultimo quadriennio al vertice della Federcalcio.
“Se fermiamo il calcio per il razzismo, dobbiamo fermarlo anche per le violenze contro gli arbitri”: questa la richiesta avanzata da Nicchi durante l’intervento davanti ai 250 delegati dell’Assemblea elettiva della Federcalcio. “La domenica non mi diverto quando arriva la notizia di un ragazzo finito in ospedale arbitrando una partita – ha dichiarato Nicchi – ci dobbiamo preoccupare per la sicurezza degli arbitri, questa situazione non è più sopportabile. Prima che i giocatori facciano la doccia, ci sono già analisi su episodi e decisioni arbitrali, ma i direttori di gara sono una certezza e non una problematica del sistema. A questo si aggiunga la necessità non più rinviabile di un adeguamento economico dei rimborsi arbitrali”.
A Nicchi ha risposto il presidente Abete, il quale ha ribadito quanto affermato nel programma elettorale: “L’impegno nella politica dei servizi continuerà per tutte le componenti. Tale impegno si esplicita nel pagamento e nel rimborso delle spese arbitrali. L’adeguamento dei rimborsi AIA per le categorie dilettantistiche e giovanili, la lotta ad ogni forma di violenza nei confronti degli arbitri costituiscono obiettivi non negoziabili, perché rispondono a logiche di equità e di rispetto”.
Durante i lavori è intervenuto anche l’ex presidente della Figc Antonio Matarrese, eletto membro d’onore della Federazione nel corso dell’Assemblea.